Parliamo, da quando?
Chi ha cominciato? Non so.
I giorni, le mie domande;
oscure, ampie, vaghe
le tue risposte: le notti.
E insieme
formano il mondo, il tempo
per te e per me.
Il mio interrogare sprofonda
con le luce nel nulla,
silenzioso,
perché tu risponda
con equivoche stelle;
e poi subito rinasce
con l’alba, stupefacente
di novità, di ansia
di domandare le stesse cose
che domandava ieri,
cui stellata la notte
appena rispose.
Gli anni e la vita,
che dialogo angosciato!
Eppure,
quasi tutto ancora da dire.
E quando verremo separati
e non ci sentiremo più,
io ancora ti dirò:
“Troppo presto!
Tanto di cui parlare,
e tanto
ce ne restava ancora!”
Pedro Salinas
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