Oh, se avessi le tue ali, vento,
e se potessi sfrecciare senza indugio sulla via
saprei bene dove dirigere il mio volo.
E se sedessi su, su queste nubi quiete
che corrono per l’universo azzurro
saprei bene dove far correre il mio sguardo.
Se potessi comporre, sorgente, un canto con la tua voce
tenero e dolce da far scorrere lacrime
saprei a chi far udire il mio canto.
Se potessi sorridere dolcemente come stella,
sorridere luminosa da commuovere chiunque;
saprei a chi mandare un sorriso d’amore.
E se avessi una mano tanto calda e forte e tenera
da carezzare via dolore e rimpianto
saprei chi guarire e sostenere.
Vedo e sento dove l’anima mia vorrebbe dirigersi
se il desiderio profondo del cuore potesse decidere;
so che volerebbe senza indugio in seno a te.
Hulda
e se potessi sfrecciare senza indugio sulla via
saprei bene dove dirigere il mio volo.
E se sedessi su, su queste nubi quiete
che corrono per l’universo azzurro
saprei bene dove far correre il mio sguardo.
Se potessi comporre, sorgente, un canto con la tua voce
tenero e dolce da far scorrere lacrime
saprei a chi far udire il mio canto.
Se potessi sorridere dolcemente come stella,
sorridere luminosa da commuovere chiunque;
saprei a chi mandare un sorriso d’amore.
E se avessi una mano tanto calda e forte e tenera
da carezzare via dolore e rimpianto
saprei chi guarire e sostenere.
Vedo e sento dove l’anima mia vorrebbe dirigersi
se il desiderio profondo del cuore potesse decidere;
so che volerebbe senza indugio in seno a te.
Hulda
- Unnur Benediktsdóttir Bjarklind (1881-1946) -
Nessun commento:
Posta un commento