Se la morte
fosse un vivere quieto,
fosse un vivere quieto,
un bel lasciarsi andare,
un'acqua purissima e delicata
o deliberazione di un ventre,
io mi sarei già uccisa.
Ma poichè la morte è muraglia,
dolore, ostinazione violenta,
io magicamente resisto.
Che tu mi copra di insulti,
di pedate, di baci, di abbandoni,
che tu mi lasci e poi ritorni
senza un perchè
senza un perchè
o senza variare di senso
nel largo delle mie ginocchia,
a me non importa
perchè tu mi fai vivere,
perchè tu mi fai vivere,
perchè mi ripari da quel gorgo
di inaudita dolcezza,
da quel miele tumefatto
e impreciso
e impreciso
che è la morte di ogni poeta
Alda Merini
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