Cieli inondati di profuse stelle
splendono sull’affanno. Volgi in alto,
non tra i cuscini il pianto. Già da qui,
al bordo estremo del tuo volto in lacrime,
attorno a sé palpando,
inizia lo spazio del mondo
impetuoso. Chi potrà arrestare,
se è là che il flusso ti trascina,
la corrente? Nessuno. E fossi pure tu
a contrastare d’un tratto il corso poderoso
di quegli astri verso te. Respira.
Respira il buio della terra e ancora
alza lo sguardo. Ancora, lieve e senza volto,
dall’alto su di te si posa qualcosa di profondo,
il volto celato, dissolto nella notte
apre al tuo lo spazio.
Rainer Maria Rilke
splendono sull’affanno. Volgi in alto,
non tra i cuscini il pianto. Già da qui,
al bordo estremo del tuo volto in lacrime,
attorno a sé palpando,
inizia lo spazio del mondo
impetuoso. Chi potrà arrestare,
se è là che il flusso ti trascina,
la corrente? Nessuno. E fossi pure tu
a contrastare d’un tratto il corso poderoso
di quegli astri verso te. Respira.
Respira il buio della terra e ancora
alza lo sguardo. Ancora, lieve e senza volto,
dall’alto su di te si posa qualcosa di profondo,
il volto celato, dissolto nella notte
apre al tuo lo spazio.
Rainer Maria Rilke
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