Come dice Bisser Genga: "per non dimenticare un uomo che ha dato una parte di se a tutti noi."
In memoria di Lucio Dalla
e veniva dal mare",
e da li scriveva
le sue poesie
che poi cantava al mondo intero
a voce alta,
ed il giorno dopo
erano già nel tuo cuore.
Era il mare la sua,
la sua dolce casa,
dove con la china si divertiva
a scrivere sulle onde.
Suonava una musica dolce,
nella sua barca,
che prendeva il volo e bussava
alla mia porta.
Era il lupo di mare,
il lupo più buono.
Si nutriva di note e di storie
che poi raccontava.
Di giorno e di notte navigava
e giocava a fare il marinaio.
Come un direttore d'orchestra
si divertiva a giocare con il mare.
Ora che quell'uomo,
quell'uomo che veniva dal mare,
se ne è andato una mattina,
lasciando la sua casa
galleggiare in un silenzio,
in un silenzio mai sentito,
il mare si è fermato
e non balla più.
Quella barca che non nuota più,
è ferma nel suo porto,
continua a cantare sottovoce
una dolce melodia.
Qui si vive di musica e di ricordi
anche se non c'è
quell'uomo che veniva dal mare,
il grande poeta.
Se intoni una sua canzone,
la sua barca
dal porto ritorna a cantare
in quel mare.
E nell'aria si solleva l'eco
delle sue corde,
quel ritornello che risuona
ancora oggi in piazza grande.
Bisser Genga
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