…Dicono che c'è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettare… io dico che c'era un tempo sognato che bisognava sognare.

...solo un sogno, un'emozione...una nuvola...solo un alito di vento che ti sfiora, solo l'eco dei tuoi passi nella sera...

lunedì 5 marzo 2012

L'UOMO CHE VENIVA DAL MARE (4 MARZO)

Come dice Bisser Genga: "per non dimenticare un uomo che ha dato una parte di se a tutti noi."
 In memoria di Lucio Dalla
Dicevano "che era un bell'uomo
e veniva dal mare",
e da li scriveva
le sue poesie
che poi cantava al mondo intero
a voce alta,
ed il giorno dopo
erano già nel tuo cuore.
 Era il mare la sua,
la sua dolce casa,
dove con la china si divertiva
a scrivere sulle onde.
Suonava una musica dolce,
nella sua barca,
che prendeva il volo e bussava
alla mia porta.
 Era il lupo di mare,
il lupo più buono.
Si nutriva di note e di storie
che poi raccontava.
Di giorno e di notte navigava
e giocava a fare il marinaio.
Come un direttore d'orchestra
si divertiva a giocare con il mare.
 Ora che quell'uomo,
quell'uomo che veniva dal mare,
se ne è andato una mattina,
lasciando la sua casa
galleggiare in un silenzio,
in un silenzio mai sentito,
il mare si è fermato
e non balla più.
 Quella barca che non nuota più,
è ferma nel suo porto,
continua a cantare sottovoce
una dolce melodia.
Qui si vive di musica e di ricordi
anche se non c'è
quell'uomo che veniva dal mare,
il grande poeta.
 Se intoni una sua canzone,
la sua barca
dal porto ritorna a cantare
in quel mare.
E nell'aria si solleva l'eco
delle sue corde,
quel ritornello che risuona
ancora oggi in piazza grande.
Bisser Genga

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