…Dicono che c'è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettare… io dico che c'era un tempo sognato che bisognava sognare.

...solo un sogno, un'emozione...una nuvola...solo un alito di vento che ti sfiora, solo l'eco dei tuoi passi nella sera...

lunedì 5 marzo 2012

Lettera

Un letto profondo, la notte di Natale, nel tuo paese dove non sono mai stata — dove soltanto da bimbo hai riso di gioia. Stanotte. T'aspetto per partire — son sola nel mondo, oh letto profondo anche questo, se tu non venissi. Tu che tanta gioia devi avere — e ami il mio dolore, dolore d'aver già tanto guardato l'acqua fluire. Ma il tuo fiume, lo vedrò? Questo strazio, d'amarti, di volerti felice, e di non poter tramutarmi in una cosa di freschezza, rosa per la tua fronte, amore, amore. Non poter che consumarmi, sempre più. Non ho più voce per parlarti. Soltanto le mani sono ancora dolci. Stanotte, ti daranno il sonno? Nel tuo paese. E poi addormentarmi — e svegliarmi il mattino di Natale, bimba. C'è un bimbo, un fratellino vicino a Rina — oh Dino, Dino, che cosa si scioglie nel cuore di Rina? Silenzio, tienmi le mani. Nessuno m'ha detto mai, da bimba, una favola bella. Guardavo le stelle, come te. Stanotte non ci saranno. Ci saremo noi, favole, stelle, cose lontane, irraggiungibili. Nessuno mai più ci coglierà, anche se crederà vederci, sentirci. Stelle. Tienmi le mani, prendine tutta la dolcezza, toglimi tutto, sono tanto felice di morire, ma tu ma tu... Tremo, mi guardo intorno, non vieni ancora, l'acqua scorreva…
Sibilla Aleramo a Dino Campana

Nessun commento: