Nel cielo grigio degli angeli di maiolica
Nel cielo grigio dei singhiozzi soffocati
Mi sovvengono quei giorni di Mayence
Nel Reno nero piangevano alcune ragazze-fate
Si trovava a volte in fondo alle stradine
Un soldato ucciso da un colpo di coltello
Si trovava a volte quella pace crudele
malgrado il vino novello bianco dei poggi
Io ho bevuto l’alcool trasparente delle ciliegie
Io ho bevuto i giuramenti scambiati a bassa voce
Com’erano belli i palazzi le chiese
Io avevo vent’anni Io non capivo
Che cosa ne sapevo io della sconfitta
Quando il tuo paese è un amore proibito
Quando c’è bisogno della voce dei falsi-profeti
Per ridare vita alla speranza perduta
Mi sovvengono canzoni che mi commossero
Mi sovvengono i segni del gesso
Che si scoprivano al mattino sui muri
Senza poterne decifrare i segreti
Chi può dire dove la memoria comincia
Chi può dire dove il presente termina
Dove il passato raggiungerà la romanza
Dove la sfortuna non è che un foglio ingiallito
Come il bambino sorpreso fra i suoi sogni
Gli sguardi blu dei vinti sono molesti
Il passo dei plotoni al cambio della guardia
faceva fremere il silenzio renano.
Louis Aragon
Nel cielo grigio dei singhiozzi soffocati
Mi sovvengono quei giorni di Mayence
Nel Reno nero piangevano alcune ragazze-fate
Si trovava a volte in fondo alle stradine
Un soldato ucciso da un colpo di coltello
Si trovava a volte quella pace crudele
malgrado il vino novello bianco dei poggi
Io ho bevuto l’alcool trasparente delle ciliegie
Io ho bevuto i giuramenti scambiati a bassa voce
Com’erano belli i palazzi le chiese
Io avevo vent’anni Io non capivo
Che cosa ne sapevo io della sconfitta
Quando il tuo paese è un amore proibito
Quando c’è bisogno della voce dei falsi-profeti
Per ridare vita alla speranza perduta
Mi sovvengono canzoni che mi commossero
Mi sovvengono i segni del gesso
Che si scoprivano al mattino sui muri
Senza poterne decifrare i segreti
Chi può dire dove la memoria comincia
Chi può dire dove il presente termina
Dove il passato raggiungerà la romanza
Dove la sfortuna non è che un foglio ingiallito
Come il bambino sorpreso fra i suoi sogni
Gli sguardi blu dei vinti sono molesti
Il passo dei plotoni al cambio della guardia
faceva fremere il silenzio renano.
Louis Aragon
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