…Dicono che c'è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettare… io dico che c'era un tempo sognato che bisognava sognare.

...solo un sogno, un'emozione...una nuvola...solo un alito di vento che ti sfiora, solo l'eco dei tuoi passi nella sera...

mercoledì 14 marzo 2012

La notte, la veranda

Fissare il nulla è imparare a memoria
quello in cui noi tutti verremo spazzati, e spogliarsi
al vento è sentire l'inafferrabile "qualche luogo" farsi vicino.
Le piante possono piegarsi o stare ferme. Il giorno o la notte possono essere quello che vogliono.
Quello che desiderano, più che una stagione o un clima, è la consolazione
di essere estranei, almeno a noi stessi. Questo è il nocciolo
della questione, ed è il motivo per cui anche adesso pare che aspettiamo
qualcosa la cui apparizione sarebbe il suo svanire -
Il rumore, ad esempio, di qualche foglia che cade, o una foglia sola,
o meno. Non c'è fine a quanto possiamo imparare. Il libro laggiù
non dice di più, e non è stato affatto scritto con in mente noi.
Mark Strand

Nessun commento: