…Dicono che c'è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettare… io dico che c'era un tempo sognato che bisognava sognare.

...solo un sogno, un'emozione...una nuvola...solo un alito di vento che ti sfiora, solo l'eco dei tuoi passi nella sera...

sabato 4 febbraio 2012

Cara mamma...

Cara mamma,
dagli orologi fermi capisco la tua assenza. E stamattina nel solito bicchiere bianco c'era uno spazzolino da denti solo.
Il tuo te lo sei portato via.
Ma non credere che, te lontana, io faccia cose che a te dispiacciono.
Il mio sogno più caro è destinato a oscillare nell'aria lungamente, ma poi - certo - a dissolversi nel sereno, oltre le cose. Perché amiamo perdutamente soltanto ciò che non avremo mai: e per me è la miseria, vecchi con lunghi mantelli fra ciminiere di fabbriche lontane, carraie che conducono a una cava di sabbia, bambine col grembiule rosso riflesse dall'acqua dei fossi. La strada vera va lungo un marciapiede, ha consuete parole, vetrine infiorate, un "Punto giallo" fra gli specchi, e un mite desiderio di sicuri stipendi.
Cara mamma, augurami di soffrire ancora a lungo per amore di fantasia: a questo patto la tua ragazza potrà non morire.
Antonia

Antonia Pozzi (Lettera del 29 gennaio 1938 in "L'età delle parole è finita" - Lettere 1927-1938)

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