Rosa, divina rosa che ti culli al vento, ancora aspersa della minuta pioggia notturna. Felice sei nella tua placidità, sopra la turgida freschezza del tuo stelo, sotto il dolce cielo primaverile. Ma non quanto me. Tu non lo puoi guardare, io sì...Se le sue mani si posassero sulla tua carne, non le riconosceresti come me, al semplice tatto. Se udissi, accanto a te, il suo cuore palpitare, non sapresti che è il suo, come me, da un solo battito.
Alfonsina Storni
Alfonsina Storni
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