Neppure le nuvole assolate stamattina riescono a dare
gonnelle come queste.
Neppure la donna dell’ambulanza
il cui cuore rosso fiorisce così stupefacente dal cappotto.
Un dono, un dono d’amore
del tutto non richiesto
da un cielo
che pallido e infiammato
accende i suoi monossidi di carbonio, da occhi
che si arrestano torpidi sotto le bombette.
O mio Dio, che cosa sono io
perché queste bocche tardive si spalanchino a un grido
in una foresta di gelo, in un’alba di fiordalisi?
Sylvia Plath - 27 ottobre 1962
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