…Dicono che c'è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettare… io dico che c'era un tempo sognato che bisognava sognare.

...solo un sogno, un'emozione...una nuvola...solo un alito di vento che ti sfiora, solo l'eco dei tuoi passi nella sera...

lunedì 9 gennaio 2012

La notte

Che cos’è la notte ?– ci si chiede oggi e sempre.
La notte, una rivelazione non rivelata.
Forse un morto possente e tenace,
forse un corpo perduto nella stessa notte.
In realtà, una profondità, uno spazio inimmaginabile.
Una entità tenebrosa e sottile, forse somigliante al corpo che ti abita, e che occulta senza
dubbio molte chiavi della notte.
Quando penso al mistero della notte, immagino il mistero del tuo corpo,
che è solo un modo di essere la notte;
io so davvero che il corpo che ti abita non è altro che l’oscurità del tuo corpo;
e questa oscurità si diffonde sotto il segno della notte.
Nelle infinite concavità del tuo corpo, esistono infiniti regni d’oscurità;
ed è qualcosa che chiama alla meditazione.
Questo corpo, chiuso, segreto e proibito; questo corpo, straniero e temibile,
e mai presagito, né presentito.
Ed è come un bagliore, o come un’ombra:
solo si lascia sentire da lontano, nel recondito, e con una solitudine eccessiva, che non ti
appartiene.
E solo si lascia sentire con un palpito, con una temperatura , e con un dolore, che non ti
appartiene.
Se qualcosa mi sorprende, è l’immagine che mi immagina, nella distanza;
si sente un respiro dentro di me. Il corpo respira dentro di me.
L’oscurità mi preoccupa – la notte del corpo mi preoccupa.
Il corpo della notte e la morte del corpo, sono cose che mi preoccupano.
E mio chiedo:
Che cos’è il tuo corpo ? Io non so se ti sei chiesto una volta che cos’è il tuo corpo.
E’ una trance grave e difficile.
Io mi sono avvicinato una volta al mio corpo;
e avendo capito che non lo avevo mai visto, anche se lo portavo addosso,
gli ho chiesto chi era;
e una voce, nel silenzio, mi ha detto:
Io sono il corpo che ti abita, e sono qui, nell’oscurità, e ti dolgo, e ti vivo, e ti muoio.
Ma non sono il tuo corpo. Io sono la notte.
Jaime Saenz

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