sonnecchiavo nel fondo dei miei occhi
al momento affiorai.
E credo che egli mi vide.
Prima di tornare a sedimentarsi nel profondo, mi vide.
Apparvi come un cerchio che danza,
come una frangia di stoviglia,
e in ogni figura mi mostravo diversa.
Apparvi come un corteo di donne distinte,
ed il viso di ognuna era genuino.
Apparvi, e subito, svanii come un folletto.
Ma credo che egli mi vide.
Ed anche cosí volli ritornare, affacciarmi,
contemplarlo coi miei innumerevoli occhi,
opprimerlo con le multiple immagini, tutte vere,
con la declamazione dei miei molti nomi;
consentirgli di nuovo di sorprendermi,
rivelarmi umile, mia sola
tranquilla
ed invariabile maschera.
Sì, questo volli.
Ana Rossetti
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