…Dicono che c'è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettare… io dico che c'era un tempo sognato che bisognava sognare.

...solo un sogno, un'emozione...una nuvola...solo un alito di vento che ti sfiora, solo l'eco dei tuoi passi nella sera...

sabato 28 gennaio 2012

Dalla finestra

La tua finestra luminosa, dalle tendine a fiori,
è appannata dai vapori odorosi degli antichi miti
levati dal vecchio focolare della tua fede
dove la pentola colma delle tue certezze
si dilata oziosa in sussurri rassicuranti
sul giorno che seguirà
sul paradiso che ti attende
su Dio che veglia il tuo posto
adagiato al centro di un Disegno preordinato.
Misuri l’Infinito
col tuo orologio a muro e i reticoli di mappe
il tuo calendario
adorna la retta spoglia del tempo
con le ghirlande delle ricorrenze posticce
e nascondi da sempre le tue paure
sotto il velo ricamato delle fiabe.
La tua solitudine è scandita dalle ore di lavoro,
dalle chiacchiere condiscendenti
dalle feste stabilite,
dai tuoi viaggi – fuga, amicizie supposte, amori attesi,
dai talk show televisivi
e ogni volta che ti assale la percezione
di non esserti continuato in tuo figlio.
Sei seduto al tuo tavolo, col capo chino,
ad ordire il futuro in un puzzle di Piani
disteso sulla tua tovaglia a quadretti, mentre…
mentre la tua ombra strascicante
chiazza la bolla luminosa della finestra.
La bolla luminosa della tua finestra
una lanterna pencolante nel vento
è sospesa sull’abisso del Nulla
che vortica silenziosa
e frulla nelle sue spire a imbuto
i tuoi buoni propositi
i tuoi affanni quotidiani
le tue conquiste
la guancia che hai tanto accarezzato
il volto che hai tanto amato
tua madre
e il tempo che ti resta.
Apri la finestra
e guarda come si sfumano nella foschia notturna
quelle particelle sparse
che s’addensavano un giorno
nella tua giovinezza.
C’è un abisso che vortica sotto la tua finestra appannata
dalle tendine a fiori…
Vida Bardiyaz

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