Quali labbra le mie abbian baciato, come e perché,
Io l'ho dimenticato, e quali braccia protese fino all'alba
Sotto il mio capo; ma la pioggia
E' densa di fantasmi stanotte, alla finestra sospirosi,
in attesa di un mio cenno,
E nel mio cuore si agita un dolore calmo
Per gli amanti dimenticati che mai più
Si volgeranno a me, nel cuore della notte, con un grido.
Così in inverno rimane l'albero solitario,
Non sa che gli uccelli sono spariti uno ad uno,
Eppure sa che i suoi rami sono più silenziosi che prima:
Io non so dire quanti amori sono venuti e passati,
So solo che l'estate cantava dentro di me
Un breve momento, che in me non canta più.
Io l'ho dimenticato, e quali braccia protese fino all'alba
Sotto il mio capo; ma la pioggia
E' densa di fantasmi stanotte, alla finestra sospirosi,
in attesa di un mio cenno,
E nel mio cuore si agita un dolore calmo
Per gli amanti dimenticati che mai più
Si volgeranno a me, nel cuore della notte, con un grido.
Così in inverno rimane l'albero solitario,
Non sa che gli uccelli sono spariti uno ad uno,
Eppure sa che i suoi rami sono più silenziosi che prima:
Io non so dire quanti amori sono venuti e passati,
So solo che l'estate cantava dentro di me
Un breve momento, che in me non canta più.
Edna St. Vincent Millay
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