Mi rimangono
queste parole: con loro ti parlo.
Le parole sono ponti.
Sono anche trappole, gabbie, pozzi.
Io ti parlo: tu non mi ascolti.
Non parlo con te:
parlo con una parola.
Quella parola sei tu,
quella parola
ti conduce da te stessa a te stessa.
La formammo tu, io, il destino.
La donna che sei
è la donna a cui parlo:
queste parole sono il tuo specchio,
sei te stessa e l'eco del tuo nome.
Anch'io,
parlandoti,
divento un mormorìo,
aria e parole, un soffio,
un fantasma che nasce da queste lettere.
queste parole: con loro ti parlo.
Le parole sono ponti.
Sono anche trappole, gabbie, pozzi.
Io ti parlo: tu non mi ascolti.
Non parlo con te:
parlo con una parola.
Quella parola sei tu,
quella parola
ti conduce da te stessa a te stessa.
La formammo tu, io, il destino.
La donna che sei
è la donna a cui parlo:
queste parole sono il tuo specchio,
sei te stessa e l'eco del tuo nome.
Anch'io,
parlandoti,
divento un mormorìo,
aria e parole, un soffio,
un fantasma che nasce da queste lettere.
Octavio Paz
Nessun commento:
Posta un commento