Nonostante le mie amicizie, e il mio incerto amore, mi sentivo sempre molto sola; nessuno mi conosceva né mi amava tutt’intera, così come ero; per me, nessuno era né avrebbe mai potuto essere “qualcosa di definitivo e di completo”, pensavo.
Anziché continuare ad affligermene, mi rifugiai di nuovo nell’orgoglio.
Il mio isolamento era il segno della mia superiorità; non ne avevo più dubbi: io ero qualcuno, e avrei fatto qualche cosa.
Simone de Beauvoir, Memorie d’una ragazza perbene
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