…Dicono che c'è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettare… io dico che c'era un tempo sognato che bisognava sognare.

...solo un sogno, un'emozione...una nuvola...solo un alito di vento che ti sfiora, solo l'eco dei tuoi passi nella sera...

martedì 13 dicembre 2011

Il cielo

Da qui si doveva cominciare: il cielo.
Finestra senza davanzale, telaio, vetri.
Un’apertura e nulla più,
ma spalancata.
Non devo attendere una notte serena,
né alzare la testa,
per osservare il cielo.
L’ ho dietro di me, sottomano e sulle palpebre.
Il cielo mi avvolge ermeticamente
E mi solleva da sotto.
Perfino le montagne più alte
Non sono più vicine al cielo
Delle valli più profonde.
In nessun luogo ce n’ è più
Che in un altro
La nuvola è schiacciata dal cielo
Inesorabilmente come la tomba.
La talpa è al settimo cielo
Come il gufo che scuote le ali.
La cosa che cade in un abisso
Cade da cielo a cielo.
Friabili, fluenti, rocciose,
infuocate ed eteree,
distese di cielo, briciole di cielo,
folate e cataste di cielo.
Il cielo è onnipresente
Perfino nel buio sotto la pelle.
Mangio il cielo, evacuo il cielo.
Sono una trappola in una trappola,
un abitante abitato,
un abbraccio abbracciato,
una domanda in risposta a una domanda.
La divisione in cielo e terra
Non è il modo appropriato
Di pensare a quella totalità.
Permette solo di sopravvivere
A un indirizzo più esatto,
più facile da trovare,
se dovessero cercarmi.
Miei segni particolari:
incanto e disperazione.
Wislawa Szymborska

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