…Dicono che c'è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettare… io dico che c'era un tempo sognato che bisognava sognare.

...solo un sogno, un'emozione...una nuvola...solo un alito di vento che ti sfiora, solo l'eco dei tuoi passi nella sera...

martedì 25 ottobre 2016

Debolezza

Guardo il mare con occhi avidi,
Rassegnato alla terra, sulla costa…
Sto di fronte a un precipizio — sopra il cielo, —
Senza poter volare verso l’azzurro.
Non so se ribellarmi o rassegnarmi,
Non ho il coraggio di vivere o morire…
Dio mi è vicino — ma pregar non posso,
Voglio l’amore — senza poter amare.
Al sole, al sole tendo le mie mani
E vedo una cortina di pallide nuvole…
Mi sembra di conoscere la verità —
Senza saperla esprimere a parole.
Zinaida Gippius (1893)

Io voglio ma non sono capace di amare gli altri

Io voglio ma non sono capace di amare gli altri;
sono un estraneo in mezzo a loro: più vicini al cuore degli amici
sono le stelle, il cielo, la fredda azzurra lontananza
e la muta tristezza dei boschi e del deserto…
L’anima non si sazia di ascoltare gli alberi;
nelle tenebre della notte posso guardare fino al mattino
e singhiozzare per qualcosa così dolcemente, follemente
come se il vento fosse mio fratello e l’onda mia sorella
e la cruda terra la mia madre carnale…
Intanto, però, non vivo né con l’onda né col vento
ed è terribile non amare nessuno.
Forse il mio cuore è morto per sempre?
Dammi la forza, Signore, di amare i miei fratelli!

Dmitrij Sergeevič Merežkovskij (1887)

Silenzio

Le bufere sol in gioventù esercitan sul cor malìa
ma volan via:
nulla può la lor bruta potestà,
e quando passan rimane solo
una grande verità,
indistruttibile —
quiete nel cor, silenzio nel cielo,
giacché la volta celeste
è eternamente muta,
irraggiungibile,
come la verità, compiuta,
più alta delle bufere funeste.
Dio non è nelle parole od orazioni,
né nel fuoco letale,
né in battaglie o distruzioni,
Dio è nel silenzio totale.
Nel ciel e nel cor tutto tace:
più profondo dei suoni transitori
più profondo di gioie e dolori,
nel cor senza bufere,
nelle celesti sfere —
l’eterna pace.

Dmitrij MEREŽKOVSKIJ

giovedì 13 ottobre 2016

Come da accordi ho smesso d’amarti

Come da accordi ho smesso d’amarti
come da contratto a partire da oggi
non ti sognerò più
non penserò più a te sospirando alla luna
la luna a sua volta smetterà di ridermi in faccia
non tormenterò povere indifese margherite
strappando loro i morbidi petali bianchi
non camminerò solo per la città
temendo e sperando di incontrarti per caso
riandando ai luoghi dei nostri primi baci.
Come da accordo contrattuale
sarò gentile e pacato
sorriderò quando qualcuno mi parlerà di te
e non attenterò alla vita dei bastardi infami
che già ora hanno iniziato a corteggiarti.
Contrattualisticamente in accordo
con le leggi vigenti mi impegno
a smettere di scriverti poesie d’amore
o almeno diminuire
a scalare
che tutto in un colpo è pericoloso.
Smetterò poi di desiderare
il tuo corpo morbido e profumato.
Giuro infine che ti farò da amico
saggio e fedele che detta così
sembra un cane
ma vedrai funzionerà.
A te solo chiedo
di non credere a una parola
di ciò che hai appena letto.
  Guido Catalano

sabato 1 ottobre 2016

Dettagli a sangue

Di tanto amarti perduto
non resterà che questo:
il ricordare a strappi come ci si leva
una benda per rabbia da una ferita
fresca
solo frammenti, dettagli a sangue, o svolte
fulminee,
il senso del dolore prima che il dolore esulti:
il poco, il breve
che non sapevamo vivendoli capaci d'immenso.
Alberto Bevilacqua