…Dicono che c'è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettare… io dico che c'era un tempo sognato che bisognava sognare.

...solo un sogno, un'emozione...una nuvola...solo un alito di vento che ti sfiora, solo l'eco dei tuoi passi nella sera...

lunedì 25 agosto 2014

Una volta

Una volta
E per pochi giorni
Molto tempo fa
Io e te
Improvvisamente fummo fin nell'intimo
Noi.
«Noi due» potevo dire
Nelle ore voraci che furono nostre.

Da tempo
Se parlo di te
Posso usare soltanto
La terza persona: Lei.

José Emilio Pacheco

venerdì 8 agosto 2014

Ho chiuso gli occhi per non vederti

Ho chiuso gli occhi per non vederti
e la mia bocca per non parlare
E dai miei occhi chiusi sono scese lacrime che non ho asciugato,
e dalla mia bocca chiusa sono nati sussurri
e parole mute che ti ho ho dedicato.
L'amore è quando le persone vivono l'uno nell'altro.
Mário Quintana

lunedì 4 agosto 2014

Amore

Amore. Che cos’ho imparato sull’amore? Quello che ho imparato sull’amore è che l’amore esiste. O forse, più semplicemente, quello che ho imparato e imparo sull’amore è quello che racconto nei miei film, in tutti i miei film. E cioè che non dimentichiamo mai le persone che abbiamo amato, perché rimangono sempre con noi; qualcosa le lega a noi in modo indissolubile, anche se non ci sono più.
Ho imparato che ci sono amori impossibili, amori incompiuti, amori che potevano essere e non sono stati. Ho imparato che è meglio una scia bruciante, anche se lascia una cicatrice: meglio l’incendio che un cuore d’inverno. Ho imparato, e in questo ha ragione mia madre, che è possibile amare due persone contemporaneamente. A volte succede: ed è inutile resistere, negare, o combattere.
Ho imparato che l’amore non è solo sesso: è molto, molto di più. Ho imparato che l’amore non sa né leggere né scrivere. Che nei sentimenti siamo guidati da leggi misteriose, forse il destino o forse un miraggio, comunque qualcosa di imperscrutabile e inspiegabile. Perché, in fondo, non esiste mai un motivo per cui ti innamori. Succede e basta. È un entrare nel mistero: bisogna superare il confine, varcare la soglia. E cercare di rimanerci, in questo mistero, il più a lungo possibile.
Ferzan Ozpetek - Rosso Istanbul

venerdì 1 agosto 2014

In un luogo dove non ho mai viaggiato

In un luogo dove non ho mai
viaggiato, gioiosamente oltre
ogni esperienza i tuoi occhi
hanno il loro silenzio:
nel tuo più fragile gesto
ci sono cose che mi includono,
o che io non posso toccare
perché sono troppo vicine
il tuo sguardo più leggero
facilmente mi schiude,
sebbene io abbia chiuso me stesso
come un pugno,
tu mi apri sempre
petalo per petalo
come la Primavera apre (toccando
sapientemente, misteriosamente)
la sua prima rosa
o se il tuo desiderio
è di chiudermi, io e
la mia vita ci chiuderemo
molto splendidamente,
improvvisamente,
come quando il fiore
di questo cuore immagina
la neve discendere amorosamente
dovunque
nulla che noi si percepisca
in questo mondo eguaglia
il potere della tua intensa
fragilità: la cui trama
mi sbaraglia con il colore
dei suoi paesi,
rendendo la morte e il sempre
a ogni respiro
(non so che cosa sia di te
che chiude e apre, solo
qualche cosa in me capisce che
la voce dei tuoi occhi
è più profonda di tutte le rose)
nessuno, nemmeno la pioggia,
ha così piccole mani.
Edward Estlin Cummings

Queste poesie

Queste poesie le hai scatenate tu,
come si scatena il vento,
senza sapere da dove né perché.
Sono doni del caso o del destino,
che talora
la solitudine fa mulinare o spazza via;
null’altro che parole che si incontrano,
che si attraggono e si uniscono
irrimediabilmente,
e fanno un suono melodioso o triste,
lo stesso di due corpi che si amano.
Ángel González

Chi sa...

Chi sa, forse non ci ameremmo tanto 
se le nostre anime non si vedessero da lontano 
non saremmo così vicini, chi sa, 
se la sorte non ci avesse divisi.
Nazim Hikmet