Qual
è l'amicizia perfetta fra due esseri umani: quella fra due Persone o
quella fra due Anime? La differenza è che le Persone sono ancora
condizionate dalla dura scorza dell'Ego, dalle circostanze esteriori
(sociali, culturali, economiche), dalla convergenza di interessi
specifici; mentre le Anime affini vanno dritte l'una al cuore
dell'altra.
Secondo
noi, non c'è alcun dubbio che l'amicizia tra Anime sia il livello più
alto che l'amicizia può assumere nella vita terrena; essa non bada in
alcun modo alle circostanze e alle convenienze e non si impernia attorno
a particolari motivi d'interesse; ma è caratterizzata da un'attrazione
e da una dedizione totali, ed in essa si ha sovente l'impressione di
ritrovare qualcosa che si era già vissuto altrove.
Invero,
vi è qualcosa di arcano e quasi di sconvolgente in quella forza
misteriosa che ci sospinge irresistibilmente verso un altro essere
umano, al di là di qualunque ragionamento e di qualsiasi argomento
razionale o suscettibile di essere esaminato e spiegato in termini
razionali; qualcosa che fa realmente pensare alla metempsicosi e alla
reminiscenza, come se ci fosse dato di ritrovare qualcuno che avevamo
già conosciuto prima, anche se, in questa vita, siamo assolutamente
certi che non avevamo mai visto quella tale persona.
Quando,
poi, una amicizia fra Anime si instaura fra due individui di sesso
diverso - evento raro e difficile, e sempre sospeso su un filo di rasoio
- noi veramente sentiamo una potenza immensa sprigionare da essa,
sentiamo le nostre forze moltiplicarsi inspiegabilmente; ci sembra di
trasformarci quasi in creature sovrumane, non per qualche nostro merito
speciale, ma proprio in virtù di quella prodigiosa alchimia che si
sprigiona dal contatto e dall'incontro profondo tra la nostra anima e
quella dell'altra (o dell'altro).
A
volte gli psicologi moderni creano parole ed espressioni nuove per
indicare contenuti antichi: l'amicizia fra Anime designa, in fondo,
qualcosa di molto vicino al concetto di «amicizia spirituale», ben noto
ai filosofi e ai teologi medievali (cfr. il nostro precedente articolo
«Bellezza, bontà e verità dell'amicizia spirituale nel pensiero di
Aelredo di Rievaulx», consultabile sempre sul sito di Arianna Editrice).
Un
altro aspetto importante dell'amicizia fra Anime è che essa si
configura sempre come un triangolo: perché, accanto ai due individui in
essa coinvolti, si staglia la presenza di un Altro, che ne è il supremo
garante ed il silenzioso testimone: è da Lui che scaturisce un altissimo
concetto della verità, per cui né l'una, né l'altra anima oserebbero
mentire, ingannare, barare al gioco della vita in qualunque maniera,
come invece avviene, purtroppo, nell'amicizia tra persone.
In
un certo senso, l'Altro è sempre presente, e non solo nelle relazioni
umane; ma solo nell'amicizia tra anime Egli diviene elemento decisivo,
perché solo nell'amicizia tra anime i due contraenti preferirebbero
qualunque male, anche la morte, piuttosto che venire meno alla verità
che vive in essa e rimangiarsi la sacra promessa di lealtà e fedeltà
incondizionate. «Non esiste amore più grande di colui che dà la vita per
i propri amici», ebbe a dire un Maestro che, di queste cose, se ne
intendeva.
Scrivono
Connie Zweig e Steve Wolf nel libro «Il volto nascosto dell'anima»
(titolo originale: «Romancing the Shadow», New York, Ballantine Books,
1997; traduzione italiana di Laura Castoldi ed altri, Milano, Rizzoli
Editore, 1997, pp. 232-34):
«In
molte culture vengono organizzati rituali per onorare il vincolo unico
dell'amicizia. In India ragazzi si sposano due volte: prima, durante la
pubertà, si legano a un amico verso il quale si assumono un impegno per
la vita e poi, all'età di sedici anni, scelgono una moglie, con cui
allacciano un altro legame inscindibile. Grazie a questi riti il ragazzo
impara ad avere fiducia nelle relazioni, insegnamento che non dimentica
mai. Anche in Germania le cerimonie dell'amicizia richiedono che le due
persone, ciascuna delle quali tiene in mano un boccale di vino o birra,
si avvicinino fisicamente intrecciando le braccia e vuotino i bicchieri
dopo aver formulato una promessa di fratellanza eterna.
Questo
tipo di amicizia non è un'amicizia tra Persone, che potrebbe nascere da
circostanze comuni come quella in cui vengono a trovarsi i colleghi di
lavoro, i componenti di una squadra sortiva o i genitori di bambini in
età scolare. Di solito non deriva da una coincidenza degli obiettivi
come quelli perseguiti dai membri di un club che mirano ai medesimi
risultati o dai membri di una comunità spirituale alla ricerca di una
consapevolezza più elevata, i quali condividono il legame dello spirito,
che trascende la Persona, ma non il legame più personale dell'anima. In
un'amicizia al livello della Persona possiamo essere attratti dagli
scudi dell'altro individuo (sesso, denaro, potere) e cercare di
accattivarceli per il nostro interesse, di sfruttarli per i nostri fini.
Può darsi che rimaniamo imprigionati in determinati ruoli, in cui uno
porta l'altro alla dipendenza o ha una posizione di superiorità perché
l'altro prova invidia o vergogna; oppure può darsi chele due persone
pratichino un'attività insieme, come lo shopping o il basket, senza
molta confidenza. In un'amicizia tra Persone i due individui tendono
infine a esprimere sentimentalismo, che rappresenta un surrogato, una
forma facilmente digeribile delle emozioni più profonde e oscure.
In
un'amicizia tra anime accettiamo e riconosciamo invece le nostre nature
essenziali. I ruoli sono più fluidi; il rispetto è reciproco; quello
che avvertiamo come un legame profondo non si basa tanto sul "fare"
quanto sull'"essere". L'amicizia a livello dell'anima richiede una
lealtà che vada al di là de sentimenti o delle opinioni effimere
dell'amico, una lealtà che spera gli obiettivi e le apparenze
temporanei. Richiede autenticità o lealtà dell'anima. Richiede infatti
di onorare il Terzo dell'amicizia. In cambio offre un posto ove non
abbiamo bisogno di nasconderci.
L'amicizia
tra anime assume inoltre significati diversi a seconda del contesto.
Per due ragazzine che si conoscono durante l'adolescenza, provano un
forte interesse reciproco, entrano nella fase del guscio, diventano
inseparabili e rimangono amiche fedeli negli anni del college, del
matrimonio e della maternità, l'amicizia tra anime sopravvive al passare
del tempo. Dura nonostante le circostanze mutevoli e le differenze
evolutive. Può darsi che perda di intensità, che rimanga latente per
anni o che rappresenti l'unica relazione stabile della vita, un rapporto
che dura persino più del matrimonio. Ognuna delle due donne coinvolte
ha una testimone alla stria della propria vita. Se è fortunata, ognuna
delle due ha un posto dove sentirsi a casa.
Per
queste amicizie intramontabili il ricordo della storia vissuta in
comune è un fattore chiave. Mnemosine, la dea della memoria, alimenta il
rapporto permettendo agli amici di unirsi attraverso il passato quando
il legame presente si assottiglia. In quanto madre delle Muse, ama la
meditazione, i racconti, le rime e i miti nonché le immagini che danno
unità alle narrazioni. Quando gli amici si abbandonano ai ricordi sono
meno interessati ai fatti o agli avvenimenti che alla memoria simbolica,
al ricordo di momenti vissuti con intensità e carichi di significato.
Come la psicoterapia, l'amicizia dà spazio a questo tipo di memoria
soggettiva.
Alcuni
amici che si incontrano dopo anni hanno l'impressione di riconoscersi
l'un l'altro a un livello profondo e inespresso; l'affinità trascende le
loro storie personali. Non hanno dunque bisogno di voltarsi indietro e
ricordare il passato. Entrano insieme nel presente come se il loro
legame non avesse tempo, come se il Terzo fosse esistito prima del loro
incontro e incollasse i loro destini l'uno all'altro.
Coloro
che sono attratti dall'affinità o che amano incontrare persone simili a
se stessi provano una sensazione di risonanza con l'altra persona come
se si trattasse di un gemello. Come i greci Castore e Polluce, in alcune
tribù africane i gemelli rappresentano l'ideale dell'amicizia. I
bambini nati nello stesso giorno sono considerati gemelli che in qualche
modo sono stati separati prima della nascita ma che sono uniti da un
legame eterno. Gli amici condividono quindi il percorso prima e dopo la
vita; i loro destini sono intrecciati. Incarnano il mistero del due in
uno.»
L'amicizia
fra anime, come dicevamo, è di per se stessa uno degli indizi che
sembrano suggerire la realtà di una nostra esistenza anteriore a questa
vita presente, perché essa, talvolta, nasce e si sviluppa con ardore
così impetuoso, con forza così invincibile, come se ciascuno dei due
individui percorresse una strada già nota in precedenza: la strada di
casa.
Dove
fosse la nostra casa prima di questa vita, nessuno può dirlo, così come
nessuno può dire con precisione dove essa sarà, dopo che ce ne saremo
andati; ma quel legame indissolubile, che unisce due anime per la vita e
per la morte, riesce difficile da spiegare, se si ritiene che tutto ciò
che esiste sia qui, ora, sotto i nostri sensi, e che non vi siano né un
prima, né un dopo. Invero, così come certi legami tra figli e genitori
sembrano suggerire che siano stati i primi a scegliere i secondi, in un
altrove che nessuno potrebbe precisare, allo stesso modo certi legami
che si stabiliscono nell'amicizia fra anime fanno pensare al ritrovarsi
di due anime che si erano già conosciute e che già godevano della
reciproca vicinanza come del bene più prezioso.
Nell'amicizia
fra anime cade ogni astuzia, ogni competizione, ogni istinto di
supremazia, per lasciare il posto al desiderio del bene incondizionato
per l'altro: nessun legame umano è ad essa paragonabile, nemmeno quello
tra genitori e figli, perché quest'ultimo ha un'origine biologica e
sociale, mentre quella si direbbe venuta direttamente dal cielo.
Molti
poeti e scrittori antichi ne hanno compresa tutta l'importanza e la
magnificenza, e l'hanno celebrata in alcune delle pagine più belle della
letteratura di ogni tempo; un esempio per tutti è quello dell'amicizia
fra Eurialo e Niso, nell'«Eneide», ove Virgilio tocca un vertice
insuperato nella descrizione di tale sublime sentimento, così come
neppure Omero aveva saputo fare (se non, forse, nell'ambito
dell'amicizia fra uomo e animale, e precisamente nello stupendo episodio
del cane Argo, che attende per venti anni il ritorno del suo padrone
Ulisse, nell'«Odissea»). La tanto decantata amicizia fra Achille e
Patroclo, in confronto, appare sbiadita e indefinibile: infatti noi
possiamo intuirla, più che vederla, nei versi dell'«Iliade».
Altri
esempi celebri di amicizia fra anime sono quello di Davide e Gionata,
nell'ambito dell'Antico Testamento, e quello di Gilgamesh ed Enkidu, in
quello della cultura babilonese. È quasi superfluo aggiungere che molti
studiosi moderni, sulla scorta della psicanalisi freudiana, non hanno
saputo trattenersi dal ravvisare, in ciascuna di tali amicizie
leggendarie, le tracce di una forte componente omosessuale, più o meno
esplicita; ma, come spesso avviene ai seguaci della dottrina del
sospetto, non è detto che le loro sin troppo facili illazioni abbiano
colto nel segno.
La
verità è che un'amicizia fra anime è talmente rara e preziosa, talmente
al di là e al di sopra delle normali amicizie tra persone, che,
giudicata dall'esterno, essa può facilmente dare adito a un tale genere
di pensieri; ma, spesso, a torto. Il fatto è che colui che sta su di un
piano inferiore, non possiede gli strumenti concettuali ed etici per
comprendere, e meno che meno per giudicare, ciò che giace ad un livello
superiore.
Un
esempio banale: per un uomo rozzamente materiale, una donna nuda,
distesa mollemente in posa sensuale, non è altro che un richiamo ai più
bassi appetiti del corpo; ma per il grande artista, come Tiziano o
Giorgione, è il magnifico soggetto di una grande opera d'arte, nella
quale il mistero della bellezza viene celebrato in un'aura di sublime
poesia. Perciò, bisogna stare attenti a non giudicare secondo le
apparenze: perché ciascuno vede secondo la propria capacità visiva, e
giudica secondo il proprio metro di evoluzione spirituale.
Concludiamo
queste brevi riflessioni affermando che l'amicizia indissolubile fra
due anime è una di quelle esperienze eccezionali che possono conferire
significato e valore ad una intera esistenza umana.
In
essa, infatti, ciascuna delle due parti si sente continuamente
sollecitata a dare il meglio di sé, in termini di devozione,
gratitudine, lealtà, solidarietà, abnegazione, all'interno di una nobile
competizione per non essere mai da meno l'una dell'altra; ed è così
rara perché, se è vero - come sosteneva Aristotele - che la vera
amicizia è propria solo dei buoni, allora bisogna ammettere che
l'amicizia fra anime è propria soltanto delle anime eccellenti: le
quali, nel panorama della vita ordinaria, costituiscono notoriamente una
merce assai poco frequente.
Prof. Francesco Lamendola