…Dicono che c'è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettare… io dico che c'era un tempo sognato che bisognava sognare.

...solo un sogno, un'emozione...una nuvola...solo un alito di vento che ti sfiora, solo l'eco dei tuoi passi nella sera...

lunedì 22 ottobre 2012

Ma chi aveva amato? Dove aveva amato così?

Per Quijiote non ci sono le donne: c'è la donna, che è una e sola, ed è lui stesso all'incontrario, mascherato di latenza e delirio per sopportarsi e raffigurarsi. Ma dirla così è riduttivo e meschino. La sua donna è tutto quel che avrebbe voluto fare o essere e non ha mai fatto e non è mai stato: la sua donna è il limite, il confronto, lo specchio; di più, è andare oltre il limite, dentro lo specchio e dimenticare la stanza dall'altra parte, la casa dall'altra parte: amare come guardarla e guardarsi, come incontrarla e incontrarsi al punto che tutte le ingiustizie vere o presunte si fanno sibilo e poi bisbiglio e poi nulla, al punto che tutti gli incroci di parole e di sguardi si fan tenerezza e insostenibile ma irrinunciabile quiete di vivere. Ma chi aveva amato? Dove aveva amato così?
Roberto Vecchioni, "Cervantes", in "Viaggi del tempo immobile"

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